ritrovare benessere con spirulina

Ritrovare il benessere con la spirulina

La spirulina è una microalga di pochi millimetri di lunghezza, di origini antichissime, di colore blu o verdino, che predilige i fondali salmastri e i mari tropicali. E’ caratterizzata da una caratteristica forma a spirale dalla quale ricava il suo nome. è nota per le sue proprietà fitoterapiche ed è dunque reperibile in preparati appositamente studiati per renderne possibile l’introduzione nella dieta, agevolmente.

Proprietà attribuite all’alga spirulina

Vediamo quali proprietà sono caratteristicamente attribuite all’alga spirulina. è un’alga ricca di proteine, amminoacidi essenziali, e di acidi grassi mono e polinsaturi. Contiene omega 3 e in maggior quantità omega6, preziosi alleati delle arterie in quanto capaci di normalizzare i livelli di colesterolo nel sangue.

Gli acidi grassi contenuti nell’alga spirulina contribuiscono alla formazione delle guaine protettive dei nervi e migliorano la funzionalità del sistema immunitario. Le vitamine contenute nell’alga e i benefici spirulina costituiscono altresì una risorsa molto importante per l’organismo e le conferiscono un alto potere antiossidante.

Utilizzo di integratori a base di spirulina

l’utilizzo di integratori a base di spirulina è particolarmente in voga tra gli sportivi che frequentano le palestre. la spirulina infatti come si è detto apporta vitamine minerali, acidi grassi mono e polinsaturi e un elevato contenuto di proteine. è in grado dunque di fornire una grande quantità di energia all’organismo e ciò fa sì che ben si adatti alla dieta di uno sportivo, particolarmente se si tratti di un frequentatore di palestre. è piuttosto digeribile e di facile assimilazione e può essere consumata anche da individui appartenenti alla popolazione sedentaria. può essere molto utile in caso di carenze vitaminiche e nel riequilibrio dei sali minerali.

Contiene vitamina b12, molto importante per l’organismo che è costretto ad assumerla unicamente tramite l’alimentazione. Prima di assumere integratori a base di spirulina tuttavia è sempre opportuno consultare il proprio medico curante, informarsi sui possibili effetti collaterali derivanti da una sua eventuale incorporazione nella dieta relativamente alle proprie condizioni di salute di partenza. e’ molto importante, nel campo degli integratori alimentari, affidarsi a prodotti di alta qualità e di marche affidabili. In internet infatti si possono trovare integratori alimentari di ogni tipo ma non tutti sono caratterizzati dagli stessi livelli di affidabilità.

Presso erboristerie e negozi specializzati nella vendita di integratori destinati a completare l’alimentazione degli sportivi, potrete di certo trovare, con l’aiuto di personale esperto, il prodotto più adatto alle vostre esigenze e alle vostre tasche. Si raccomanda sempre, nell’assunzione, di non superare le dosi giornaliere consigliate e di conservare il prodotto secondo le modalità indicate.

lavorare in cucina con affettatrice

Lavorare in cucina con un’affettatrice

L’affettatrice è uno speciale macchinario costruito originariamente per l’uso professionale dotato di alimentazione elettrica, in grado di tagliare fette di dimensioni identiche velocemente e senza sforzo. Vediamo come funziona una affettatrice.

Come funziona un’affettatrice

un’affettatrice è dotata di una speciale lama circolare dalla forma progettata per eseguire tagli in totale sicurezza, ma andiamo per ordine. La lama circolare è montata verticalmente sul corpo macchina e ruotando a una certa velocità, che dipende dalla potenza del motore del macchinario, affetta ogni cosa gli si ponga a contatto. Il prodotto da tagliare, in genere un pezzo di carne o un salume o formaggio, di grandi dimensioni, viene posizionato saldamente sul vassoio da taglio, dotato di maniglia e di carrello scorrevole.

Una volta regolata l’ampiezza del taglio, che determinerà poi lo spessore delle fette ottenute, tramite un apposito dispositivo meccanico a rotella, basterà premere il tasto di accensione e, tenendo saldamente il vassoio da taglio per il manico, lasciar scivolare il carrello ripetutamente in modo che il prosciutto o il formaggio in questione incontri la lama e venga affettato. a questo punto le fette ottenute possono essere ritirate in tutta sicurezza dal lato opposto a quello del taglio, sul quale generalmente è posto un vassoio di raccolta. La sicurezza nel ritiro è garantita dalla struttura dell affettatrice per cui la speciale lama concava è saldamente incastonata in modo da essere inoffensiva dal lato opposto a quello del taglio.

Affettatrici professionali e affettatrici destinate all’uso casalingo

Le affettatrici possono essere professionali o destinate all’uso casalingo. Le prime sono in genere costruite in materiali molto resistenti all’usura come l’acciaio inossidabile, presentano caratteristiche decisamente differenti in termini qualitativi rispetto a quelle destinate ad uso domestico. sono più pesanti e potenti e necessitano di maggiori precauzioni nell’uso essendo dotate di lame estremamente affilate. Le affettatrici destinate all’uso casalingo invece hanno innanzitutto costi molto più contenuti, sono di dimensioni decisamente più piccole rispetto a quelle professionali che si trovano nei banchi alimentari dei grandi supermercati, e sono costruite in materiai più leggeri come la plastica.

La velocità della lama è ridotta essendo poco potenti. Tuttavia offrono prestazioni assolutamente adeguate all’uso che se fa solitamente in casa e pertanto sono consigliabili. l’unico accorgimento da usare è ritirare sempre le fette dal lato opposto a quello del taglio, infatti la lama ha una forma concava che la rende tagliente da un lato e inoffensiva dall’altro. Attenersi sempre alle istruzioni d’uso riportate dal produttore nell’apposito manuale che vi verrà fornito al momento dell’acquisto. tenere fuori dalla portata dei bambini e pulire dopo ogni utilizzo con detergenti adeguati a strumenti che vengono in contatto con alimenti.

vestiti per marte

Vestiti per Marte

La tuta spaziale aderente di Dava Newman, la BioSuit, contrasta con l’aspetto tradizionale delle tenute da astronauta.

Le tute per volare nello spazio

La NASA non produce in taglia small la propria attuale tuta, la Extravehlcular Mobility Unit (EMU), mentre la Newman vuole rendere possibile anche a donne sotto il metro e sessanta l’esplorazione di Marte. Il suo obiettivo principale, però, è di dare più mobilità agli astronauti. Lo spazio è vuoto, e quindi la tuta deve fornire la pressione necessaria perché il corpo degli astronauti non si dilati. A questo fine l’EMU usa del gas, che ne fa un aggeggio ingombrante in modo quasi
insopportabile. Inoltre si rimane sbilanciati dai pesanti zaini che contengono gli apparati per la respirazione.

La squadra di fisici e progettisti della Newman propone una tuta spaziale a compressione meccanica, che usa tessuti elastici anziché gas per tenere sotto pressione l’astronauta. La stanno creando in elastan, nylon e un nuovo materiale brevettato. La struttura dell’uniforme é data dal supporti per rinforzare i punti sottoposti a maggor tensione. Si ottiene così la pressione necessaria: circa un terzo di quella dell’atmosfera al livello del mare.
II gruppo sta mettendo a punto un casco ridotto, tenuto in pressione da un gas.

Gli astronauti dovranno essere in grado di guardarsi alle spalle, e quindi bisogna creare uno snodo a tenuta d’aria tra il casco e il resto della BioSuit.
Karl Langer – un anatomista dell’Ottocento – studio e registrò le linee di tensione nella pelle umana. Le sue ricerche hanno ispirato la struttura dei rinforzi metallici della tuta, che corrispondono ai punti critici di trazione.
Infine, ci sarà un sistema modulare per permettere agli astronauti di portare solo il necessario e di cambiare rapidamente le bombole di ossigeno nel corso delle missioni più lunghe.

La nuova tuta per lo spazio

Quando gli astronauti non esploreranno la superficie di un pianeta, si rilasseranno nella Stazione gale. Ma il tempo libero è un problema. Sulla Terra i muscoli e le ossa devono contrastare l’attrazione gravitazionale. Se non vengono usati come succede in assenza di gravità, invece si deteriorano. Inoltre, nello spazio gli astronauti possono crescere più di 7 centimetri, dato che la gravità non comprime più la colonna vertebrale. Quando torneranno sulla Terra, avranno un rischio quadruplicato di ernia del disco. Per risolvere questi problemi, due gruppi di ricerca del Kings Collega di Londra e del MIT (Massachusetts Instiate of Technology) hanno progettato questa tuta aderente che mantiene la struttura corporea.

In sostanza, cerca di sostituire la compressione data dalla forza di gravità su tutto il corpo. Dotata di staffe che passano sotto i piedi, la tuta elastica è appositamente troppo corta perché si tenda quando viene indossata “tirando” le spalle verso i piedi. Inoltre il tessuto che copre le gambe si tende di più che sul torso. In modo che gli arti inferiori sopportino una forza maggiore, riproducendo l’effetto della forza di gravità terrestre, che infatti aumenta via via che si scende verso i piedi.

algoritmi governano il mondo

Gli algoritmi governeranno il mondo?

A sessant’anni dalla morte di Man Turing, la nostra vita in casa e in ufficio è sempre più spesso organizzata da automi che, come i nostri telefoni, tablet e atri dispostivi, mettono in atto comportamenti estremamente intelligenti. Che cosa penserebbe il padre dei moderni computer dell’intelligenza artificiale che oggi pervade il nostro mondo?

Le scoperte di Turing

Turing é noto soprattutto per la sua attività di crittoanalista a Bletokley Parti, durante la Seconda guerra mondiale, che consentì al governo britannico di violare i cifrari tedeschi. Nel 1952 fu arrestato per pratiche omosessuali, all’epoca contro la legge, e morì suicida nel 1954, ad appena 41 anni. Nel dicembre 2013, dopo una lunga campagna a suo favore, gli venne rivolto un atto di pentimento postumo dai Reali inglesi. Ma a parte il suo fondamentale lavoro in epoca bellica, Turing è considerato anche ridestare dell’odierna informatica. Lo scienziato inglese aveva riflettuto a lungo sulla questione, rappresentata da corre riconoscere l’intelligenza artificiale.

‘Le macchine possono pensare?’, si chiedeva. Evitò vaghe elucubrazioni sulla natura della coscienza e suggerì un test di Turing” estremamente concreto: se, dopo una lunga conversazione (oggi diremmo condotta attraverso uno schermo e una tastiera), ancora non si riesce a stabilire se le risposte ricevute siano state generate da un umano o da una macchina allora dobbiamo riconoscere che, a tutti gli effetti, il nostro interlocutore, chiunque o qualunque ossa esso sia, ‘pensa’ proprio come uno di noi.

L’algoritmo di Google che domina il mondo

Oggi, alcuni dei rostri sistemi intelligenti comunicano effettivamente secondo le modalità ipotizzate da Turing: ma i comportamenti di questi dispostivi sono dettati non dal pensiero umano, ma da algoritmi. Si tratta di procedure che codificano nozioni o competenze in un insieme di regole: per arrivare a una risposta, basta seguire istruzioni predeterminate (un esempio è il metodo imparato a scuola per risolvere le divisioni lunghe). l’origine degli algoritmi è antichissima (gli antichi Greci avevano già messo a punto procedure codificate per individuare i primi numeri), ma la loro età d’oro coincide con la diffusione dei computer.

E’ possibile che in futuro non riusciremo più a distinguere pensiero umano da quello artificiale. Sui mercati azionari, per esempio, l’interazione tra algoritmi superveloci può determinare squilibri incontratati, sia in positivo che in negativo, ancora prima che gli operatori umani ne siano consapevoli. Utilizzati a fini commerciali, possono acquisire un potere spaventoso. PageRank, Per esempio, e l’agoritmo utilizzato da Google per classifcare i risultati ottenuti da ricerche sul web. Il contenuto, naturalmente, è segreto, ma ogni volta che Google ne corregge i meccanismi, l’ordine degli esiti delle ricerche cambia. Influenzando cosi i destini commerciali di aziende e prodotti di tutto il mondo.