spugna per perdite di petrolio

La spugna intelligente contro le perdite di petrolio

Per pulire una superficie sudicia, il modo migliore è utilizzare una spugna abbastanza grande da assorbire tutto lo sporco. E’ questo, in effetti, quello che hanno pensato alcuni ricercatori statunitensi quando hanno progettato una spugna in grado di pulire il petrolio. Spesso si pensa, infatti, che sia sufficiente usare un buon detergente per pulire qualsiasi tipo di superficie. La scienza, però ci invita a raccogliere le ultime novità in fatto di pulizie. In America, infatti, è stata brevettata una nuovissima spugna in grado di contrastare il fenomeno legato alle perdite di petrolio. Scopriamo di cosa si tratta.

Come funziona la spugna intelligente?

Ma come fare se occorre pulire il mare? Un team di scienziati della Università del Wisconsin-Madison, negli Stati Uniti, lo ha spiegato in un articolo recentemente pubblicato sul Journal of Materiuls Chemistry. Gli scienziati, guidati dalla professoressa di ingegneria biomedica Shaoqin Gong, hanno sviluppato una nuova tecnologia aerogel capace di assorbire petrolio e altri agenti chimici senza assorbire anche l’acqua. Una proprietà unica di questo materiale è che ha una capacità di assorbimento superiore per i solventi organici, fino a 100 volte il proprio peso.

Ha anche una grande capacità assorbente per gli ioni metallici. Gli aerogel sono delle sostanze dalle proprietà straordinarie. Si tratta di materiali sintetici altamente porosi, derivati dai gel, in cui però alla parte solida viene miscelato un gas invece che un liquido come nel caso di questi ultimi. Sono i solidi più leggeri che esistano e grazie alle loro caratteristiche hanno già trovato applicazione in diversi ambiti, dall’isolamento termico degli edifici alle esplorazioni spaziali.

L’applicazione della spugna da parte della NASA

Nella missione Stardust, infatti, la NASA ha utilizzato questa tecnologia per intrappolare campioni di polvere interstellare senza danneggiarla. L’aerogel utilizzato nel laboratorio di Gong è costituito da fibre di cellulosa derivate dal legno e sia i materiali che i processi per ottenerli sono eco-compatibili. un aspetto a cui i ricercatori hanno prestato particolare attenzione. Viviamo in un periodo in cui l’inquinamento è un problema grave, soprattutto per la salute umana e per gli ‘animali dell’oceano secondo Gong.

L’interesse primario è stato sviluppare una tecnologia che potesse avere un impatto sociale positivo. L’idea è che, se per esempio si ha una perdita di petrolio, si possa lanciare uno strato di aerogel nell’acqua e questo inizierà ad assorbire l’agente inquinante molto velocemente e in modo efficiente. Una volta saturo, è possibile recuperarlo e strizzare via tutto il petrolio.