controllare i sogni

Imparare a controllare i sogni

Sappiamo che i sogni possono sembrare strani, bizzarri e a volte anche spaventosi, ma immaginiamo di essere in grado di prenderne il controllo e di influenzarne l’andamento. Diventeremmo di fatto onnipotenti e saremmo in grado di vivere le nostre fantasie più estreme.

La nascita di Aurora

È quello che ci promette l’Aurora Dream-Enhancing Headband della iWinks. Chi l’ha progettato afferma che aiuta ad avere sogni lucidi, cioè quello stato in cui si è consci di sognare. All’inizio ci si riesce magari per un paio di secondi, ma perseverando ci si può allenare a raggiungere periodi più lunghi c a diventare più consci durante il sogno. E più siamo consci più possiamo controllare quello che accade. Ecco come funziona. Ci si fissa attorno alla testa la fascia Aurora della iWinks e ci si corica per la notte.

L’Aurora ci osserva durante il sonno, in modo da capire quando entriamo nella fase si sonno REM ed è quindi più probabile che sogniamo; monitora le nostre onde celebrali e i movimenti oculari e usa un accelerometro per capire quando ci muoviamo di meno e abbiamo quindi il sonno più profondo. Una volta che siamo profondamente addormentati, l’Aurora si mette al lavoro. Emette una serie di luci lampeggianti e di suoni che appaiono nel nostro sogno. Quando li riconosciamo, ci rendiamo conto di sognare e possiamo quindi assumere il controllo, per cominciare a fare quello che vogliamo. O almeno questa è la teoria.

Possibili svantaggi del gadget

Ma non è lutto oro quel che luccica. Questo apparecchio non garantisce che avremo sogni lucidi; certe notti neppure entreremo nel sonno REM. E se anche ci entriamo, è possibile che i suoni e le luci ci sveglino, anziché renderci consci del fatto di sognare. L’Aurora è comunque più progredito di molti apparecchi concorrenti. Per cominciare, possiamo personalizzare il ritmo e i colori delle luci lampeggianti, e modificarne la luminosità. Quindi, se abbiamo il sonno leggero possiamo impostarle al minimo perché non ci sveglino. L’Aurora, inoltre, rileva quando entriamo nel sonno REM e si attiva a quel punto, mentre altri strumenti precedenti tirano a indovinare, e in genere sbagliano.

Si collega via bluetooth al nostro smartphone, e così possiamo inserire nei sogni i nostri suoni preferiti. Alcuni esperti sono però scettici. lan Wallace è uno psicologo specializzato in sogni, autore di The Top 100 Dreams; secondo lui, l’Aurora non è esattamente affidabile. Se imparare ad avere sogni lucidi è come andare in bicicletta, allora questo apparecchio fa da rotelline. Trovare la luminosità giusta richiederà tentativi ed errori, soprattutto perché la leggerezza del sonno varia da notte a notte.